GIANCARLO COMMARE è JAMIE

musiche e orchestrazioni di DAN GILLESPIE SELLS
libretto di TOM MACRAE
da un’idea originale di JONATHAN BUTTERELL

con BARBARA COLA | FRANCO MANNELLA | LUDOVICA DI DONATO LISA ANGELILLO | BENEDETTA BOSCHI | UMBERTO NOTO | SEBASTIAN GIMELLI MOROSINI | GIOVANNI ABBRACCIAVENTO |

ensemble  ELENA BARANI | ROBERT EDIOGU |GIOVANNI ERNANI DI TIZIO | ERICA MARINIELLO | GIUSEPPE MENOZZI |MATILDE PELLEGRI |  GIOVANNA TINO

scene ALESSANDRO CHITI
costumi FRANCESCA GROSSI
direzione musicale DINO SCUDERI
supervisione artistica e coreografie LACCIO
adattamento e regia PIERO DI BLASIO

produzione ALESSANDRO LONGOBARDI per VIOLA PRODUZIONI 
in accordo con RGM PRODUCTIONS

Durata 2h 35min (compreso intervallo)

Dopo il clamoroso successo di pubblico e critica al Teatro Brancaccio a marzo 2022 Tutti Parlano di Jamie il musical, manifesto di una nuova generazione nel segno dell’inclusività, è in tournée nei principali teatri italiani nella stagione 2022/2023.

Edizione italiana del pluripremiato musical Everybody’s talking about Jamie è una storia di formazione moderna per una generazione alla ricerca della sua “vera” identità, che vuole affermare sé stessa al di là del genere, dell’orientamento sessuale e delle convenzioni sociali. Una storia, come già avvenuto per Billy Elliot, che parte da un piccolo paese inglese per portare la sua rivoluzione “gentile” in giro per il mondo.

Giancarlo Commare veste gli scintillanti panni di Jamie, attore rivelazione delle ultime stagioni televisive e cinematografiche, dalla serie Skam Italia al film Maschile singolare, dal Paradiso delle Signore alla serie Sky Original Romulus 2 a quella di Rai1 Rinascere nel ruolo di Manuel Bortuzzo.

Barbara Cola, cantante e interprete di svariati musical, con la sua voce potente interpreta il ruolo di Margaret New, la mamma di Jamie; l’attore e doppiatore Franco Mannella è Hugo, alias la drag queen Logo Chanelle; Ludovica Di Donato, attrice e affermata TikToker, interpreta Rayl’amica del madre di Jamie. L’attrice e cantante Lisa Angellilo è Miss Hedge, la severa insegnante di Jamie; Pritti, l’amica del cuore di Jamie è Benedetta BoschiUmberto Noto interpreta il ruolo di una delle drag e del Padre di Jamie; le altre due drag del locale Legs Eleven sono Michele Savoia e Sebastian Gimelli Morosini.

Lo spettacolo, diretto da Piero Di Blasio (che ne ha curato anche l’adattamento), mette in scena nel classico stile del Musical Theatre, un testo divertente ma anche commovente con canzoni pop e coreografie originali; uno stile fresco, giovane ed immediato che, grazie alla sua forza ed energia, riesce a travolgere il pubblico con il suo messaggio di inclusività e libertà.

Le musiche originali composte da Dan Gillespie Sells, leader della band inglese “The feeling” attiva dalla seconda metà degli anni ’90, rispecchiano il movimento pop progressive di quegli anni, miste al nuovo soft-rock, creando un'alchimia di musica e testi che catturano immediatamente il pubblico. “Puro pop britannico” come il compositore ama definire la colonna sonora di Tutti parlano di Jamie, con qualche riferimento a band della scena pop inglese anni ‘80 come i celeberrimi Frankie Goes to Hollywood.

Le coreografie di Laccio attingono da diversi generi: dal vogueging e waacking degli anni ’60/’70, con movenze glamour e femminili, alla street dance dei ghetti dai tratti più mascolini. Stili apparentemente lontani in un dialogo volto a celebrare le diversità e a comunicare qualcosa di nuovo e unico come Tutti parlano di Jamie.

Viola Produzioni, detentrice per l’Italia dei diritti dello spettacolo, per mettere in scena questo testo ha aspettato questo preciso momento storico, con un tessuto sociale pronto per poter comprendere i messaggi importanti dello spettacolo.

La produzione italiana è l’unica autorizzata dall’originale anglosassone a mettere in scena una versione dello spettacolo completamente nuova: dalle scene ai costumi, dalle coreografie alla regia, senza però intaccare l’integrità di musica e testo.
Per l’occasione sono state messe insieme le figure artistiche più rappresentative del settore e le più adatte ad un musical come Tutti parlano di Jamie e il collaudato cast creativo delle produzioni del Teatro Brancaccio: la regia dello spettacolo è di Piero Di Blasio, già regista del musical La Piccola Bottega degli Orrori, che per primo ha creduto nel progetto; le coreografie e la supervisione artistica sono firmate da Laccio che approda al musical per la prima volta, con grande successo.

La direzione musicale è del Maestro Dino Scuderi, direttore musicale di tanti musical italiani come oltre che compositore di musiche per il teatro e il cinema. Le scenografie sono firmate dal pluripremiato Alessandro Chiti. I costumi sono stati affidati a Francesca Grossi,. Il disegno luci è di Emanuele Agliati, il disegno suono è di Emanuele Carlucci.

LA TRAMA
Tutti parlano di Jamie racconta le vicende di Jamie, un adolescente che vive nella tranquilla cittadina di Sheffield, nel nord dell’Inghilterra. Va a scuola, come tutti i ragazzi della sua età, ma a differenza loro, Jamie ha un sogno ambizioso: essere libero di esprimere sé stesso anche attraverso abiti femminili.
Non è solo la scelta di voler diventare una Drag Queen, come crede all’inizio, a renderlo “diverso”, ma soprattutto la voglia di normalità nella diversità, come scoprirà alla fine. Ogni persona è unica e irripetibile… è il “glitter sopra il grigio di città”.
Abbandonato dal padre, ma supportato dall’amorevole madre Margaret, dalla sua migliore amica Pritti e da un mentore eccentrico (Hugo – Loco Chanelle), Jamie scopre il gusto della libertà: la libertà di essere se stessi. Tra una professoressa un po’ dura (Miss Hedge), una “zia” particolare (Ray, la migliore amica della mamma), il bullo della scuola (Dean) ed una classe di compagni scatenati, Jamie si avvierà al ballo di fine anno con una sola idea in mente: presentarsi come la migliore e più reale versione di sé, distruggendo convinzioni e costrizioni e abbattendo il muro più alto e duro di tutti, quello del giudizio.
Jamie non è uno studente “diverso”, ma un concetto, un seme, un’idea che vuole instillarsi nella mente di tutte le persone. Jamie non vuole sbandierare il suo orientamento sessuale, ma solamente essere libero di indossare abiti che lo rappresentino: abiti considerati femminili. Non ha paura della gente e di quello che potrebbe pensare e combatte i bulli col sorriso.


NOTE DI REGIA
Jamie è stata una folgorazione. Un innamoramento non adolescenziale, ma adulto e maturo. Uno di quelli consapevoli che crescono esponenzialmente dopo il primo fuoco iniziale.
Così, da una mail mandata in una notte di Agosto del 2019, mi sono ritrovato negli uffici delle Nimax a Londra a discutere e lottare per portare Everybody’s talking about Jamie in Italia.
Non è stato tutto facile e non è stato tutto immediato, perché un “figlio” come Jamie ha bisogno di attenzioni, di fiducia, ma anche di tanta consapevolezza. Quella non è mai mancata, anzi…
Per questo siamo finalmente a teatro con la versione italiana dopo tre anni. Tre anni di fatica, di lotte, di discussioni, di amore, di rispetto e di fiducia incondizionata verso ogni anima che è entrata in contatto con il mondo Jamie. Che cosa si vedrà di questo “travaglio”, visto che parliamo di figlio, nella regia di Jamie… beh, tutto. Questo spettacolo non può essere una scampagnata in collina. Non può essere una serata lustrini e paillettes e poi tutti a letto dopo Carosello. Questo spettacolo è un pugno in pancia. È uno schiaffo in faccia dato da delle splendide mani con unghie curatissime e grande stile. È una coccola per il cuore che solo un tacco 15 può dare.
Scegliere il cast, renderli partecipi delle reali intenzioni di questo musical talmente moderno da fare il giro è diventare un classico, portarli ad emozionarsi con me, come è successo a me, è stato il compito più bello e difficile della mia breve carriera.
Non si può pensare di mettere in scena uno spettacolo come questo, solo muovendo le masse, o gestendo le battute, o confezionando pacchetti perfetti. Con Tutti parlano di Jamie ti devi sporcare le mani. Devi sbagliare, devi avere coraggio, devi prenderti i tuoi tempi, le tue responsabilità. Perché non si sta raccontando una storia possibile, ma una vita vera.
E quella stessa verità va rispettata e omaggiata. Ogni sera. Ad ogni sorriso. Ad ogni applauso. Jamie New ha bisogno di doveroso rispetto, incondizionato amore e una scorpacciata infinita di sorrisi. Insieme allo scenografo Alessandro Chiti abbiamo lavorato proprio per rendere unico il nuovissimo allestimento tutto italiano. Sì, perché la nostra sarà la prima versione “no replica” tra tutte quelle in scena in questo momento.
La stretta collaborazione tra lo staff creativo italiano e quello inglese ha portato alla genesi di uno spettacolo nuovo e unico, che mantiene intatto lo spirito del successo inglese (oltre alla struttura drammaturgica e alle canzoni), ma lo arricchisce di una esperienza teatrale tutta italiana, strizzando l’occhio alla società post industriale, narrata da Ken Loach, mischiato al glamour del mondo Drag dagli anni ’70 ad oggi.
Ci sarò riuscito? Ci saremo riusciti? Non sta a me dirlo. Per il momento, però, tutti ne parlano e già solo facendolo stiamo rendendo un po’ di meritata giustizia a Jamie, un ragazzo che ha deciso di far accettare al mondo quanto sia normale la diversità, ricordandoci che ognuno a modo suo è Jamie New.
Piero Di Blasio

NOTE DI COREOGRAFIA
Il musical Everybody’s talking about Jamie prende ispirazione da una storia vera, la storia di Jamie New un ragazzino di 16 anni omosessuale che contro ogni stereotipo lotta per raggiungere il proprio sogno!
Essere libero di essere e di indossare quello che vuole, quello che più lo rappresenta. Passando dalla voglia di diventare Drag Queen a quella di essere un semplice e accettato ragazzo che ama indossare un abito considerato da donna.
Per rappresentare al meglio questo mondo, ci facciamo ispirare dal vogueing e dal waacking, due stili nati tra gli anni ‘60 e ‘70 in America proprio nella comunità LGBTQ+, che attraverso delle movenze “femminili” ispirate al mondo della moda e delle star, davano libero spazio e sfogo alla comunità di esprimersi senza freni all’interno dei club e delle ballroom, liberi di esprimersi proprio come il nostro Jamie.
Altra fondamentale fonte di ispirazione è stata la Street Dance, anch’essa  nata alla fine degli anni ‘70 in America come espressione della cultura di strada dei ghetti, da sempre riconosciuta come uno stile molto mascolino che ci ha aiutato a rappresentare la parte antagonista della nostra storia, ma non solo, fondendo questi stili abbiamo provato a dimostrare come due mondi così apparentemente lontani possano comunicare e creare un atmosfera unica e inclusiva, proprio come la storia che vogliamo raccontare.
Laccio

NOTE DI SCENOGRAFIA
Tutti parlano di Jamie il musical nasce a Londra con una versione scenografica molto particolare, direi astratta, ma anche molto statica. Altre versioni realizzate sono sempre una replica della versione originale. In Italia, per la prima volta, ho avuto il piacere di inventarmi, insieme al regista, una versione nuova e completamente diversa, dove elementi scenografici, in continuo movimento, si fondono con il ritmo musicale incalzante e diventano protagonisti insieme agli attori/ ballerini, contribuendo non solo a accennare ambienti, ma anche a scandire tempi e spazi. Fondamentale l’uso sapiente delle luci, che evocano atmosfere tra il realismo metropolitano della provincia inglese e il mondo luccicante del drag/musical.
Alessandro Chiti

I COSTUMI
L’ispirazione dei costumi arriva dal sentimento che hanno suscitato in me i personaggi. Essendo questa una storia vera e collocata nei nostri giorni, i colori e l’idea di costume si realizza mettendomi nella testa di un ragazzo che lotta per riuscire a tirar fuori ogni colore e dolore che ha dentro di sé.
Francesca Grossi

TOUR 2023

📍TEATRO BRANCACCIO - ROMA:
📆Dal 14 febbraio al 5 marzo

📍TEATRO NAZIONALE - MILANO:
📆dal 15 marzo al 26 marzo

📍TEATRO ROSSETTI - TRIESTE:
📆dal 21 aprile al 23 aprile

📍TEATRO COLOSSEO - TORINO:
📆26 e il 27 aprile

📍TEATRO VERDI - FIRENZE:
📆dal 5 maggio al 7 maggio

📍TEATRO VALLI - REGGIO EMILIA:
📆dal 12 maggio al 14 maggio