La Nueva España, attuale Mexico, fu nel secolo XVII uno straordinario punto d’incontro tra culture e tradizioni molto diverse tra loro, quella dei colonizzatori spagnoli e portoghesi, quella degli indios americani, e quella degli schiavi portati in massa dall’africa, in seguito alla decisione del gesuita mons. Della Casa che gli indios americani erano in possesso di un’anima, e per tanto non potevano essere ridotti in schiavitù.
Questo stato di cose produsse una particolarissima combinazione di linguaggi, musiche, ritmi, strumenti, scritture, dove la lingua nauhatl si confondeva con il bantù, i dialetti della Guinea e dell’Angola con lo spagnolo ed il portoghese, la scrittura polifonica europea si arricchiva di ritmi e danze tribali, i violini e i violoncelli si trovavano a suonare accanto strumenti dalla forma particolare realizzati con materiali esotici.

Questa musica singolare, che affondando le radici nel rinascimento e nel barocco si trasformò in seguito nel linguaggio musicale centro e sudamericano, adesso arriva a noi, in un immaginario viaggio di ritorno delle caravelle, per restituirci intatta l’immagine preziosissima di come eravamo, e aiutandoci a capire come siamo adesso.

 

STRADELLA Y-PROJECT

Irene Caraba, Esteban Lobos Dellepiane, Serena Seghettini, Amleto Matteucci
viole da gamba

Lucia Adelaide Di Nicola clavicembalo

Roberto Mattioni  tenore

Francesca Romana Di Nicola  arpa paraguaiana

Andrea De Carlo  viola da gamba e direzione   

 

PROGRAMMA

Hanaq Pachap

Juan Perez Bocanegra, 1631

Marizapalos

Cod. Zuola ( Peru XVII° sec.)

Cachua a voz y bajo

Anonimo (Codex Martinez Compañon Peru ca.1780)

Cachua del Nacimiento

Anonimo (Codex Martinez Compañon Peru ca.1780)

Los Ymposibles

Santiago de Murcia (1682-1735) Codex Saldivar Mexico

Xacaras

Anonimo

El Torito

Jarabe Mixteco - Mexico

La dama d’Aragò

tradizionale catalana

Canarios

Gaspar Sanz (1640-1710)

El Guajolote

Son Mixteco  Anónimo – Mexico

Convidando está la noche

Juan Garcia de Zespedes (Puebla, Mexico1619-1678)