Tutti e due gli attori sono nella baita ufficialmente per riposarsi, ma in realtà ciascuno di loro attende spasmodicamente una telefonata da roma, che dovrà decidere il proprio futuro. Perciò ogni trillo di telefonino li fa scattare come molle. Per fortuna c’è sempre la padrona... Che però a un certo punto deve assentarsi per andare ad accogliere in paese nuovi ospiti in arrivo.

I due restano soli. Le battute e gli screzi si moltiplicano... Improvvisamente si sente un boato fortissimo e va via la corrente. Panico dei due. Finchè non torna la luce e giunge una telefonata dalla padrona. La strada che porta alla baita è stata ostruita da una valanga di neve, caduta nel momento in cui si è sentito il boato. Né si sa quando potrà essere riaperta. L’ultima volta ci vollero tre settimane...

I due sono dunque in balia delle proprie nevrosi e dei propri scatti d’ira.

Riaffiorano episodi di tanti anni prima, quando entrambi ventenni l’uno militava a sinistra e l’altro a destra. Accuse e difese sulla vita passata di ciascuno, confessioni e sotterfugi, che si protrarranno fino alla “liberazione”.

Che avverrà con l’intervento delle donne della vicenda: la padrona; la fidanzata di giorgio, alessandra; la vivandiera Deborah.