Gli animali di una fattoria si ribellano e, dopo aver cacciato il proprietario, tentano di creare un nuovo ordine fondato su un concetto utopistico di uguaglianza. Ma ben presto emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con la loro astuzia, la loro cupidigia e il loro egoismo s'impongono in modo prepotente e tirannico sugli altri animali più docili e semplici d'animo. Gli elevati ideali di uguaglianza e fraternità proclamati al tempo della rivoluzione vittoriosa vengono traditi e, sotto l'oppressione di Napoleon, il grosso maiale che riesce ad accentrare in sé tutte le leve del potere e ad appropriarsi degli utili della fattoria, tutti gli altri animali finiscono per conoscere gli stessi maltrattamenti e le stesse privazioni di prima.

Lo spettacolo tratta tematiche oggi molto attuali: la critica ai regimi politici totalitari e al culto della personalità, la mistificazione e la deformazione della realtà da parte del potere politico, i rischi per le libertà individuali nel mondo contemporaneo. Scritto in inglese contemporaneo, ha un linguaggio diretto, sostenuto da una gestualità esplicita, tesa a facilitare la comprensione della lingua straniera. Una storia in tono prettamente fantastico, che comunque ci spinge a riflettere sull’intricato rapporto fra potere e repressione, che spesso domina le relazioni fra gli uomini e che, al di là dei contesti storici specifici, è sempre oggetto di discussioni e di interpretazioni.

età consigliata: dai 13 anni
Tecnica: teatro d'attore
Durata: 60 minuti + 30 min. di workshop con la compagnia