Il programma, diviso in due parti, è formato per la prima parte dall’ensemble composto dal pianista Marco Barbaresi, dalla violinista Crisitna Prats Costa, dal violista Ricardo Contreras Fuentes e dalla violoncellista Elena Cappelli, che si esibisce con l’opera di Schumann; la seconda parte, eseguita dall’Alauda Quartet, presenta l’opera di Mozart, in cui al posto del pianoforte di Marco Barbaresi, si esibisce il violino di Milan Berginc.
Il quartetto di Robert Schumann è l’unico con pianoforte che ha un ruolo da strumento solista, sorretto da un gioco delle parti degli archi concepito come un insieme orchestrale. Mentre le “Dissonanze” di Mozart è il più sorprendente quartetto del grande artista, caratterizzato da un’introduzione lenta, unica nel suo genere, e condotta in modo armonicamente avveniristico per l’epoca.
PROGRAMMA I PARTE
R.SCHUMANN Quartetto per pianoforte in mi b maggiore op.47
ENSEMBLE
Marco Barbaresi pianoforte
Cristina Prats Costa violino
Ricardo Contreras Fuentes viola
Elena Cappelletti violoncello
PROGRAMMA II PARTE
W.A.MOZART Quartetto n°19 in do maggiore “ Delle Dissonanze” op.465
ALAUDA QUARTET
Cristina Prats Costa violino
Milan Berginc violino
Ricardo Contreras Fuentes viola
Elena Cappelletti violoncello
L’intera rassegna Domenica Classica, che vede come direttore artistico Lorenzo Porta del Lungo, prevede cinque matinée domenicali, tra novembre 2018 e marzo 2019, di musica classica e cameristica. Dopo i concerti del 18 novembre, del 16 dicembre e del 10 febbraio, la rassegna “Domenica Classica” si chiude il 24 marzo 2019, in cui il previsto recital del Mo Lorenzo Porta del Lungo viene rinviato e sostituito dal concerto “Los Ymposibles”, musica dalla Spagna al Nuovo Mondo” con i Stradella Y-Project.
L'Associazione Suono e Immagine Onlus presenta il primo appuntamento di Domenica Classica, con la direzione artistica di Lorenzo Porta Del Lungo. Il ciclo di cinque concerti si concluderà il 24 marzo 2019 e si propone di animare la domenica mattina romana, diffondere la cultura musicale classica a un pubblico eterogeneo e stimolare l'approfondimento della conoscenza della storia della musica.