dal 26 Aprile al 5 Maggio 2019
ROMEO L’ULTRÀ E GIULIETTA L’IRRIDUCIBILE
Storia d’amore e tifo con Tragedia finale
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Venerdì 26 aprile ore 21.00
Sabato 27 aprile ore 21.00
Domenica 28 aprile ore 17.00
Martedì 30 aprile ore 21.00
Mercoledì 1 maggio ore 17.00
Giovedì 2 maggio ore 21.00
Venerdì 3 maggio ore 21.00
Sabato 4 maggio ore 21.00
Domenica 5 maggio ore 17.00
Via della Mercede 50 – 00187 Roma
call center 06 6794753
attivo dalle 16:00 alle 18:00 dal martedì al sabato
whats app 345 9409718
orario apertura al pubblico
dal martedì al sabato 16:00 - 19:00
la domenica la biglietteria apre al pubblico in orario di spettacolo, se previsto
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(in ordine alfabetico)
| ALESSIO D’AMICO | GIULIA FIUME | EDOARDO FRULLINI
FEDERICO MARIA GALANTE | FEDERICO LE PERA
DANIELE LOCCI | MATTEO MILANI | LUCA PANICONI
SIMONE PULCINI | LUNA ROMANI | KABIR TAVANI | DANIELE TROMBETTI
con la partecipazione straordinaria di
STEFANO AMBROGI e MARCO PROSPERINI
aiuto regia Claudia Genolini | assistente alla regia Lucia Clementi
scene Carlo De Marino | costumi Mara Gentile | foto di scena Pino Le Pera
disegno luci Giuseppe Filipponio
scritto e diretto da GIANNI CLEMENTI
Regia di
GIANNI CLEMENTI
Produzione di
Società per attori e Ginevra Media prod srl
Romeo l’ultrà e Giulietta l’irriducibile. Un titolo che prende solo a prestito i due appellativi Ultrà e Irriducibile (come fece Shakespeare con i Montecchi e Capuleti) per indicare due fazioni opposte, annebbiate da un odio reciproco talmente radicato ed insensato, da sconfiggere la purezza e l’amore di due ragazzi.
Un testo in versi, che segue le linee guida del classico shakespeariano ma usa un linguaggio decisamente popolare, in fin dei conti una storia “coatta”, che vive in una Roma popolare, periferica, dove i ragazzi guardano alla domenica calcistica, alla loro fede sportiva, come il fine ultimo della loro esistenza. Un’esistenza che si consuma stancamente fra lavoretti rimediati, pasticche per sballare, amori improvvisati, emozioni da inventare e finalmente la Domenica! Sì, la Domenica, per gridare l’umano desiderio di appartenenza a un simbolo, un ideale!
Ma anche per manifestare il disagio di ragazzi che faticano a trovare un “loro luogo” in questa Società cinica e ingiusta. In genere il termine Ultrà (o Irriducibile che sia) evoca nell’immaginario collettivo scenari di distruzione e violenza, eppure quegli stessi Ultràs e Irriducibili sono capaci di slanci di grande generosità (vedi il loro importante contributo in termini di aiuti umanitari durante il recente e tragico terremoto abruzzese). Perché i ragazzi, al di là delle fedi politiche o sportive che siano, hanno bisogno di amare, lottare, credere! E quando la politica abdica al suo ruolo di educatrice della collettività e non è più capace di appassionare le persone, né tantomeno i giovani, allora ecco che le Curve dell’Olimpico, di San Siro o del San Paolo diventano il luogo dell’appartenenza. La Curva vista come microcosmo di una Società, che tende a negare il futuro a generazioni di ragazzi, esposti, come la Storia insegna, alle colpevoli influenze di adulti frustrati.
Nato dal desiderio di scrivere un’opera antiviolenza sul Mondo del calcio, questo spettacolo ha l’ambizione di divenire una riflessione importante sulla degenerazione del Tifo, che purtroppo nel corso degli ultimi anni ha provocato lutti dolorosi e inconcepibili. I Paparelli, gli Spagnolo, i Currò, i Sandri, gli Esposito, i morti dell’Heysel, degli stadi sudamericani non possono essere che un tragico ossimoro, se uniti alla parola “Sport”. È in questo scenario che Romeo, tifoso giallorosso, figlio de Er Murena, e Giulietta, appassionata biancoazzurra, figlia de Er Catena, che si affaccia ogni mattina dal suo balcone delle case popolari di Valle Aurelia, sognando il suo principe azzurro, si innamoreranno e andranno incontro, loro malgrado, al tragico finale. Un inno all’amore, questo e solo questo vuole essere “Romeo l’ultrà e Giulietta l’irriducibile”.
Gianni Clementi
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